Quando cultura e Salute si incontrano.

Lunedì 27 giugno in Arena è stata riproposta la Divina Commedia in musica, evento che in questa specifica rappresentazione è stato arricchito di valori umani più concreti e pratici grazie la coinvolgimento di diverse realtà.


I due aspetti primari sono certamente quello artistico e quello socio/sanitario, espresso nel sostegno all’associazione “CHIAMA - L’informazione come cura”, centro di ascolto e di informazione per le persone toccate più o meno direttamente dalle malattie oncologiche, che si può contattare all‘848.800.155, che ripeterò in seguito.


Diverse sono le personalità che hanno scelto di impegnarsi in questo progetto:

Gianluca Pecchini, presidente generale della Nazionale Cantanti, ha voluto sottolineare il valore della fusione della cultura, della musica, della scuola e dell’impegno socio-sanitario, e ha invitato i giovani ad essere presenti e attenti ad eventi come questi e ha offerto un contributo di 10.000 euro all’associazione Chiama


Luca Coletto, Assessore alla Sanità della Regione Veneto, ricorda che attualmente il 50% dei malati oncologici guarisce e che il sostegno di Chiama è prevalentemente psicologico; inoltre auspica che iniziative basate sulla collaborazione tra cultura, arte e sanità si diffondano.


Sono Pier Carlo Muzzio, Direttore Generale dello IOV (Istituto Oncologico Veneto), Carlo Castoro, Dirigente e Chirurgo sempre dello IOV e Pierpaolo Betteto, Presidente dell’Associazione di volontariato “CHIAMA - L’informazione come cura”, a raccontare come lo IOV sia nato quale istituto di ricerca e di cura ma soprattutto come struttura di servizio, all’interno della quale CHIAMA bene si inserisce per prestare ascolto a tutte quelle domande che i malati oncologici si pongono: possono essere dubbi sulle cure, sulle patologie diagnosticate, sul comportamento da tenere in caso di disturbi secondari, su quali siano le strutture più adeguate a cui ricorrere, quale sia l’alimentazione più corretta per quella specifica patologia, quali siano i propri diritti.


Ma chi sono le persone che rispondono a queste domande? Sono medici, infermieri , ex pazienti e famigliari di pazienti, tutti volontari, che per 8 ore al giorno si prestano ad ascoltare attentamente coloro che chiamano in modo da rispondere nella maniera più opportuna e precisa, perchè sanno che l’ascolto è la prima parte dell’informazione dal momento che ci permette percepire i bisogni reali di chi chiama, perchè sanno che la consapevolezza è parte integrante della cura, perchè sanno che l’ascolto medio (scientificamente attestato) di un medico è di circa 18 secondi, perchè sanno che è difficile parlare con i famigliari della malattia...


E sono proprio queste persone che aiutano a ridurre la sensazione di dramma alle famiglie e alle persone colpite da questo tipo di malattia, ed è per questo che si auspica la realizzazione di una vera rete di risponditori pronti per questo tipo di quesiti...


Tra l’altro Chiama, attenta a non disperdere energie e risorse, collabora con altre associazioni senza sovrapporre competenze favorendo l’accesso ai vari diversi servizi che possono essere offerti da altre specifiche associazioni, quali andos, lail, new second life, angolo...



La cooperazione con La Divina Commedia vuole anche avere un parallelismo di simbologie: abbattere quegli ostacoli che ci impediscono la comunicazione diretta: da un lato trasponendo in musica e corporeità l’opera del sommo poeta (il cui valore sarà più accessibile attraverso un espressività più contemporanea), dall’altro accorciando le distanze tra paziente, o suo famigliare, e medico, raggiungendo anche i giovani, spesso disinteressati al tema della salute.


E’ Annalisa Tiberio, responsabile degli interventi educativi dell’ufficio scolastico, a promuovere la sensibilizzazione in questo senso tra i giovani, grazie alla realizzazione di un video da divulgare nelle scuole nelle scuole in modo che siano gli stessi giovani in prima persona i promotori di questo progetto di sensibilizzazione che si espande da un contesto giovanile all’altro


Tuttavia ci sono già giovani che iniziano ad informarsi, a voler conoscere meglio ciò che è parte del mondo oncologico in tutti i suoi aspetti, ma il rischio è che si avvalgano in modo impreciso di internet, rivolgendosi a siti approssimativi, ponendo domande improprie, ottenendo risposte spesso forti e fuorvianti, che possono creare più che altro confusione e disagio.


Consapevoli che i giovani si affidano ad Internet, i Volontari di “CHIAMA - L’informazione come cura” si stanno adoperando per creare un blog e aprirsi a facebook, sperando anche nell’aiuto di nuovi collaboratori, nel frattempo, al costo di una chiamata urbana ci si può rivolgere all‘848.800.155