II 10 maggio 2011 ho assistito al Consiglio Comunale di S.Martino Buon
Albergo, durante il quale si è discussa Ia mozione per sostenere la proposta
di Legge regionale per bloccare Ia riapertura di Ca’ del Bue e di qualsiasi altro
inceneritore nel Veneto.
Devo ammettere che ho incontrato, per la prima volta da quando mi occupo
di questa questione, un fronte misto per appartenenza politica che ricorda
ancora una volta che I'ambiente non ha colore politico, coeso nella volontà di
agire nell’interesse dell'ambiente, quindi della salute e dunque dei cittadini.
Chi ha parlato é stato ascoltato, ha ottenuto risposte e comunque un
confronto, é stato sottolineato che davanti ad un problema non basta
opporsi, ma bisogna proporre soluzioni e cosi è stato, alcune precisazioni
sono state accolte e integrate in maniera estemporanea e la votazione é stata
unanime con il seguente risultato di progetto di Legge:
”LA REGIONE VIETA LA COSTRUZIONE ED IL POTENZIAMENTO DEGLI
INCENERITORI NEL VENETO E RICONVERTE QUELLI ESISTENTI NEL
SUO TERRITORIO .”
ART.1 La Regione vieta Ia costruzione di nuovi inceneritori e il potenziamento
degli esistenti nel Veneto e riconverte quelli funzionanti in poli ambientali
integrati per migliorare ulteriormente Ia differenziazione dei rifiuti raccolti
affinché non ci sia nessuna quota di conferimento per I'incenerimento o per la
messa in discarica.
Inoltre Ia regione si impegna a sensibilizzare le aziende a produrre in mode
ecologico riconvenendo gli imballaggi da non riciclabili in riciclabili
ART.2 Sono abrogate le norme contenute nella legge regionale n.3 del
21/1/2000 e nella Delibera del Consiglio regionale, contenente il PRGRU, n.
59 del 22/11/2004, che fanno riferimento alla realizzazione di nuovi
inceneritori e al potenziamento e al mantenimento di quelli esistenti.
ART.3 La Giunta ed il Consiglio del Veneto, ciascuno per le sue competenze,
devono operare affinché entro 180 giorni dalla pubblicazione della presente
legge sia modificata la DCR n.59 del 22/11/2004 contenente il PRGRU
prevedendo ed indicando Ia tipologia e la quantità di impianti sostitutivi degli
inceneritori previsti e di quelli funzionanti.
Tra Ie altre cose il Sindaco Avesani di S.Martino, ha informato che insieme ai
Sindaci di San Giovanni Lupatoto e di Zevio, appoggiati con lettera d'intento
da altri 10 comuni incontrerà il 19 maggio, per la quinta volta, tecnici, esperti
e industriali al fine di formalizzare un accordo per realizzare un piano
ambientale integrato per smaltire Ia quota non differenziata di secco per
arrivare a non avere più nulla da portare in discarica o all'incenerimento.
Tra gli interventi, é stato sottolineato che se non si impara a produrre in
modo più ecologico, é ovvio che alla fine dello smaltimento diventa difficile
riciclare fine in fondo.
Ed é a questo proposito che, come suggerito dal Sindaco Avesani ai comitati
ambientalisti presenti, invito imprenditori e aspiranti imprenditori a porre Ia
loro attenzione su quanto segue: il Comune di San Martino regala it terreno
su cui costruire a quelle aziende che volessero produrre imballaggi riciclabili...
Aggiungo io: chi può non si lasci sfuggire I'occasione di lavorare per sé, ma
anche in maniera etica e praticamente pionieristica per I'ambiente e per il
comune futuro.